TERREMOTO A PALERMO: NATO RISPONDA

di Gianni Lannes

Venerdi 13 aprile 2012. Che combinano le forze belliche dell’Alleanza Atlantica nel Basso Tirreno? C’è un legame - causa ed effetto - tra esercitazioni militari segrete nel Mare Nostrum e le conseguenze sismiche? Soprattutto quando s’interagisce su faglie sensibili ed aree vulcaniche sottomarine? Cosa stanno sperimentando all’insaputa della popolazione italiana i padroni USA? La ricerca in corso di idrocarburi nei mari italiani, mediante cariche esplosive e cannoni “Air Gun” ha già provocato la morte di numerosi cetacei. In Sicilia si sono spiaggiati numerosi mammiferi marini. Ecco qualche lancio d’agenzia giornalistica.

(AGI) - Palermo, 13 apr. - “Una scossa di terremoto è stata sensibilmente avvertita poco dopo le 8.21 di questa mattina a Palermo. La terra ha tremato per alcuni secondi e il sisma è stato percepito dalla popolazione. L'evento sismico è stato registrato al largo delle coste palermitane, esattamente a 30 chilometri a Nord del capoluogo siciliano. Sebbene avvertito dalla popolazione, dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile, non risultano danni a persone o cose. Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle ore 08.21 con magnitudo di 4.3. La scossa, avvertita soprattutto ai piani alti, ha provocato il panico e spinto molti palermitani a radunarsi in strada, anche in pigiama. I centralini di polizia e vigili del fuoco sono intasati. In molti hanno preferito andare a riprendere i figli che stavano per entrare a scuola”.

Tg24 -  “Terremoto a Palermo, scossa di magnitudo 4,3. Il sisma si è verificato alle 8,21. Scuole e uffici chiusi per precauzione. Gente per strada. Non si registrano danni a persone o cose. L'epicentro a 30 km dalla costa, tra Ustica e il capoluogo siciliano”.
Il sito dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia segnala una seconda scossa localizzata in mare alle 8,44 di stamane facente seguito a quella delle 8,21. L’intensità di questo secondo evento sismico come riporta lo stesso sito, nel suo breve comunicato, è stata rilevata in 2.4 gradi Richter 10 km di profondità al largo della costa palermitana.

Prove di guerra - Il prossimo obiettivo dello Zio Sam è l’Iran grazie alla collaborazione italica: è noto anche ai non addetti. Questo è un comunicato ufficiale della NATO: “Saranno circa 2 mila e 500 i militari di 11 Paesi Nato impegnati nella “Proud Manta 12”, la più grande esercitazione annuale inerente la lotta anti-sommergibile organizzata dall’Alleanza. L’esercitazione, prenderà il via domani e si protrarrà sino al prossimo 26 febbraio, nel mar Ionio a sud est della Sicilia. Per quanto riguarda le forze navali partecipanti, si tratta in particolare di: 5 sommergibili, 15 assetti aerei marittimi (comprensivi di elicotteri imbarcati e basati a terra), 12 unità navali di superficie (incluse 2 unità ausiliarie di supporto logistico). Forze navali provenienti da: Canada, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Norvegia, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti, con l’aggiunta di una Unità per le ricerche scientifiche della Nato.

Questa mattina presso la base navale di Augusta si è svolto un evento mediatico di presentazione dell’evento a cura del capitano di fregata, Marcello De Bonis, ufficiale di stato maggiore ai piani del comando alleato delle forze sottomarine. L’attuale edizione della nuova serie “Proud Manta” é l’evoluzione della precedente nota come “Noble Manta” che, come di consueto, si svolgerà nel Mar Ionio, al largo della costa sudorientale della Sicilia. Gli equipaggi dei 5 sommergibili di Francia, Grecia, Italia, Spagna e Turchia avranno l’opportunità di praticare una varietà di tattiche e procedure nello specifico settore di competenza, alternandosi nel ruolo di “cacciatori” e “prede”. L’esercitazione ha l’obiettivo di dimostrare la volontà dell’Alleanza di mantenere un’elevata capacità non solo nella lotta anti-sommergibile ma anche nella lotta anti-superficie, nella sorveglianza in ambiente costiero, ed in altre  operazioni marittime attraverso l’esercizio del coordinamento di equipaggi di unità aereonavali e sommergibili multinazionali. Sono state pianificate oltre 100 missioni aeree, che determineranno in media un briefieng per gli equipaggi di volo ogni tre ore, sia di giorno che di notte per tutta la durata dell’esercitazione.

La “Proud Manta 12” sarà condotta sotto la responsabilità dell’ammiraglio di squadra Rinaldo Veri, comandante del Comando marittimo alleato di Napoli, che ha programmato l’esercitazione. Inalterata nello scopo, ovvero quello di offrire un’unica opportunità di addestrare il personale imbarcato su assetti militari navali nelle tattiche Asw, la serie “Manta” viene riproposta di anno in anno per meglio allineare le capacità Asw dell’Alleanza con i correnti requisiti addestrativi. Quest’anno, per la prima volta, l’esercitazione ospiterà la nave da ricerca del Nato Undersea Research Centre (Nurc) Nrv Alliance, l’unica unità navale dell’Alleanza e la più silenziosa mai costruita nella sua categoria”.

Attività segreta - A quanto pare, anzi, senza ombra di dubbio, alcuni sommergibili a propulsione ed armamento nucleare USA, giocano alla guerra a ridosso delle faglie sismiche attive del Basso Tirreno, proprio dove sorgono numerosi vulcani sottomarini. E poi attraccano nei porti civili italiani, dove non esistono piani di sicurezza noti alla popolazione come stabiliscono le normative di sicurezza in vigore. Al Presidente del Consiglio pro tempore, Monti Mario, ed all’attuale Ministro della Difesa Di Paola Giampaolo  (che pure ha frequentato l’Accademia Navale), si chiede di smentire prove alla mano queste “attività clandestine” dell’alleato, pardon, padrone nordamericano.

“In Guerra con la Geoingegneria” - Riporto un articolo del giornale inglese The Guardian (9 febbraio 2012):  “Pochi comprendono appieno che la geoingegneria è principalmente una scienza militare e non ha nulla a che fare con il raffreddamento del pianeta o il ridurre il CO2 ... Anche se sembra ancora fantascienza, il meteo è stato trasformato in una arma. Almeno quattro paesi - Stati Uniti, Russia, Cina e Israele - possiedono la tecnologia e l’organizzazione di modificare periodicamente eventi atmosferici e geologici per varie operazioni militari e black-operation, e sono legati ad obiettivi secondari, tra cui quello demografico, energetico e la gestione delle risorse agricole. In effetti, la guerra ora include la capacità tecnologica di indurre, migliorare o indirizzare gli eventi ciclonici, terremoti, inondazioni... l’uso di aerosol polimerizzati ed agenti virali e particelle radioattive trasportate attraverso sistemi meteorologici globali”.

Suggerimento dei lettori - Gordon MacDonald (membro del comitato scientifico di Lyndon B. Johnson e, in seguito,fu membro del Consiglio per la Qualità Ambientale del presidente). Nel 1966, il professor MacDonald, allora direttore associato dell’Istituto di Geofisica e Fisica Planetaria della University of California di Los Angeles aveva scritto un libro Unless Peace Comes (“A meno che non venga la pace”) Particolare interesse dovrebbe trovare un capitolo di questo lavoro ed è intitolato : Come distruggere l’ambiente”. Gordon ha descritto, tra le altre cose, “Lo scioglimento o la destabilizzazione delle calotte polari, le tecniche di impoverimento dell’ozono, l’ingegnerizzazione di sismi il controllo delle onde oceaniche e la manipolazione delle onde cerebrali usando i campi energetici del pianeta”.
MacDonald era nel 1966 membro dell’Organo di Consulenza Presidenziale ed in seguito membro del consiglio per il controllo tecnologico a scopo di propositi militari. Il suo più profondo commento rilasciato come geofisico è stato, “Le chiavi per una guerra geofisica è l'identificazione d'instabilità ambientali alla quale in aggiunta di un piccolo aumento d'energia potrebbe autorizzare vastissimi accumuli d'energia”.

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